PiùORTIinCIttà, associazione culturale per la promozione e diffusione degli orti urbani.
PiùORTIinCIttà nasce nel 2013 per promuovere l’attività orticola in città, con metodi naturali, nel rispetto della stagionalità dei prodotti e con finalità educative e solidali al fine di garantire la conservazione degli ambienti in cui viviamo, trascorriamo il tempo libero e produciamo alimenti.
Per raggiungere questo scopo l’Associazione mette a disposizione dei Soci Ordinari degli orti collocati in via Caportano a Portici, promuovendo, mediante una sana occupazione del tempo libero, attività culturali, didattiche e ricreative.
Abbiamo anche portato avanti un progetto di recupero ambientale mettendo cespugli aromatici e fiori per attirare gli insetti utili all’agricoltura e anche una casetta per i pipistrelli che comunque non mancano e che sono molto importanti per il controllo delle zanzare.
Gli abitanti del posto sono contenti del nostro lavoro e spesso ci vengono a trovare per fare una passeggiare nel verde.
Il nostro progetto di orti urbani ci da l’occasione di venire a contatto con tante persone impegnate nell’ambiente e con semplici cittadini desiderosi di riscoprire la gioia di mettere le mani nella terra e di vivere in modo diverso la città. E’ da loro che riceviamo il supporto e la carica per andare avanti.
LA SODDISFAZIONE DI CURARE UN ORTO E’ IMPAGABILE, NON C’E’ COSA MIGLIORE DI RITORNARE ALLA TERRA E DI RISCOPRIRE IL PIACERE DI UN ATTIVITA’ CHE CI RIMETTA IN CONTATTO CON NOI STESSI E CON I RITMI DELLA NATURA .
NOI SIAMO NEGLI ORTI IN CITTA’ …VIENI ANCHE TU!
Associazione Più ORTI in CIttà
per un agricoltura urbana e consapevole
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REGOLAMENTO
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Regolamento per la partecipazione all’attività di orto urbano
presso la sede di via Caportano n. 33 a Portici
Art. 1
Presso la sede di Via Caportano in Portici l’Associazione denominata “PIU ORTI IN CITTA” (di seguito “associazione”) gestisce l’attività di orti urbani. Attraverso tale attività, l’Associazione in coerenza con il proprio Statuto ha lo scopo di promuovere l’attività orticola in città, con modalità conformi al profilo ecologico, nel rispetto della stagionalità dei prodotti e con finalità educative e solidali al fine di garantire la conservazione degli ambienti dove viviamo, dove trascorriamo il tempo libero e dove produciamo alimenti; promuovere la conoscenza ed uso delle erbe spontanee sia a scopo alimentare, che culturale recuperando il patrimonio delle tradizioni popolari legate all’uso delle piante; incentivare il recupero della naturalità con azioni mirate come piantumazione di fiori odorosi nell’orto per attirare insetti utili all’agricoltura creando così dei veri e propri orti-giardino; incoraggiare l’autoproduzione delle sementi con il libero scambio tra soci e la coltivazione di vecchie varietà del luogo che rappresentano una fondamentale fonte di biodiversità e di memoria storica; sperimentare altre forme di coltivazioni a basso impatto ambientale e con riduzione di energia e di acqua (serre, aeroponica etc.).
Art. 2
L’Associazione, per il raggiungimento di tale scopo, mette a disposizione dei Soci che ne fanno richiesta un Orto, promuovendo altresì attività culturali didattiche e ricreative per una sana occupazione del tempo libero. In particolare, con apposito verbale di consegna (allegato al presente regolamento) da firmare per presa visione da parte dell’associato, l’associazione mette a disposizione dei Soci i seguenti impianti e servizi:
- Un rubinetto di presa d’acqua
- Una postazione per deposito attrezzi
- Compostaggio
- Attrezzi dell’Associazione
- Aree comuni
- Compost-toilet
- Spogliatoio
- Raccolta di polistirolo e plastica
- Assistenza qualificata
le cui modalità d’uso sono illustrate di seguito. Eventuali altri impianti o servizi gratuiti e/o a pagamento potranno essere offerti ai soci previa delibera del consiglio direttivo.
Art. 3
Gli Orti debbono essere coltivati direttamente dai Soci, che non potranno avvalersi di mano d’opera retribuita. Possono contribuire alla conduzione dell’orto anche i familiari del Socio. È fatto assoluto divieto ai soci di condurre a scopo di lucro le attività svolte nell’ambito associativo.
Art. 4
In caso di recesso dall’associazione, il Socio dovrà lasciare l’Orto libero da cose. Rimarranno a beneficio del fondo i lavori e le recinzioni. Per gli impianti e le colture eseguite, se lasciate abbandonate, l’Associazione non è tenuta a corrispondere alcuna indennità. E’ fatto divieto di portare nel proprio orto sedie e tavoli; costruire ricoveri, serre, capanni, barbecue e strutture simili; piantare alberi o arbusti che ne modifichino la destinazione orticola.
Art. 5
Gli Orti dovranno essere coltivati con particolare attenzione all’ambiente ed è pertanto consentito l’uso di concimi e antiparassitari naturali secondo i principi dell’agricoltura biologica, biodinamica, sinergica o della permacultura (letture consigliate: “Il mio orto biologico” di E. Accorsi, F. Beldì Terra Nuova Edizioni e “L’Orto Sinergico” di Marina Ferrara, Edizioni L’Età dell’Acquario. “).
Pertanto è espressamente vietato l’uso di concimi, diserbanti, antiparassitari ed insetticidi industriali non naturali che arrecano danno all’ambiente.
Il socio dovrà aver cura di mantenere l’orto assegnato curato, ordinato e in stato decoroso. Inoltre, si impegna ad assumere un comportamento cortese e solidale nei confronti degli altri soci nelle varie attività per il raggiungimento degli scopi sociali. È fatto altresì divieto di bruciare erbe infestanti, potature ed ogni altro residuo delle coltivazioni.
Art. 6
In caso di comportamento difforme dal presente regolamento e dallo statuto dell’Associazione, ed in caso di incuria ed abbandono non motivato dell’orto assegnato, il Consiglio Direttivo potrà intervenire per deliberare l’espulsione del Socio dall’Associazione.
Ogni danno, furto, manomissione, infortunio, incidente che il Socio Ordinario possa cagionare a sé stesso o a terzi, sarà imputabile solo a sé stesso. L’Associazione resta pertanto manlevata da qualsiasi responsabilità civile e penale.
Con la sottoscrizione del presente regolamento, il socio autorizza a titolo gratuito, senza limiti di tempo, anche ai sensi degli artt. 10 e 320 cod. civ. e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633, Legge sul diritto d’autore, alla pubblicazione in qualsiasi forma delle proprie immagini sul sito internet della Associazione, sui canali social istituzionali (Facebook, Twitter, Youtube, ecc…) e/o su qualsiasi altro mezzo di diffusione, nonché autorizza la conservazione dei video stessi negli archivi informatici della Società/Ente e prende atto che la finalità di tali pubblicazioni sono meramente di carattere informativo ed eventualmente promozionale all’attività istituzionale dell’Associazione stessa.
La presente liberatoria/autorizzazione potrà essere revocata in ogni tempo con comunicazione scritta da inviare via posta comune o e-mail.
Ogni controversa questione o vertenza verrà esaminata dal Consiglio Direttivo con riferimento, per quanto non espressamente contemplato nello Statuto e nel presente Regolamento, al Codice Civile.
Art. 7
L’Orto è adeguatamente delimitato ed identificato con un numero/nome specificato al momento della consegna. Il Socio prende in consegna l’Orto nello stato in cui si trova ed a lui noto dopo sopralluogo. La pulizia, taglio erba ed aratura dell’orto, se incolto, rimane a carico del Socio.
L’accesso all’Orto è consentito dall’alba al tramonto. Non è consentito tenere negli spazi degli orti cani e altri animali.
L’Associazione fornisce ai Soci per l’utilizzo i seguenti impianti e servizi:
- Punto 1 ACQUA
Il Socio viene edotto che l’acqua per irrigare gli orti viene prelevata da un pozzo locale e non è potabile. Inoltre al Socio viene illustrato il percorso dei tubi di irrigazione da tenere presente per non danneggiarli durante la coltivazione dell’orto; se comunque dovessero accadere danneggiamenti o rotture il Socio è tenuto a chiudere il rubinetto contrassegnato con la lettera/numero che porta l’acqua agli Orti N. ____ avvisando tempestivamente l’Associazione. Periodicamente viene affisso sulla bacheca negli Orti l’orario di erogazione acqua. Il Socio è tenuto ad un uso dell’acqua congruente con le esigenze di coltivazione evitando allagamenti, innaffiamenti “ad abundantiam”, cioè oltre al bisogno, evitando così sprechi di un elemento sempre più prezioso come l’acqua. Non c ‘è nessuna evidenza scientifica né di fatto, che una più abbondante innaffiatura porti vantaggi e utilità di maggiore crescita e raccolta di ortaggi. In molti casi, in presenza di stagnazione di acqua, questa può essere dannosa, favorendo il processo di marcitura delle radici.
È da tenere presente inoltre che il terreno dell’orto, di natura vulcanica, è permeabile, assorbe facilmente l’acqua e tende a compattarsi in presenza di molta acqua concentrata su piccole superfici, creando possibili avvallamenti. Sono consentiti impianti di irrigazione automatici a condizione che vengano costruiti a regola d’arte e con corretta manutenzione periodica, in quanto eventuali rotture con fuoriuscite di acqua, oltre allo spreco, tendono a creare danni come detto in precedenza.
- Punto 2 POSTAZIONE RICOVERO ATTREZZI
Nei capanni in legno ci sono appositi spazi riparati e numerati di modeste dimensioni.
Ad ogni Socio viene assegnato una postazione numerata per la custodia di attrezzi di lavoro che necessitano di essere custoditi al riparo come guanti, forbici, zappette, stivali, scarpe da lavoro, cappelli, etc.
Oggetti di materiali deperibili come plastica e polistirolo vanno custoditi solo provvisoriamente.
È vietato occupare altri spazi liberi del capanno. Le postazioni non sono custodite ed i capanni sono di libero accesso a tutti i Soci.
- Punto 3 COMPOSTAGGIO
L’erba tagliata, residui e scarti vegetali degli orti, sono materiali da non “buttare” ma preziosi elementi da trasformare in ottimo concime (Compost), mediante un processo biologico naturale, raccogliendo tutto il materiale in appositi raccoglitori (Compostiere).
Per favorire il processo per la formazione del Compost, l’erba e gli scarti devono essere conferiti “puliti” e poi compattati, tagliati in piccole parti senza grosse radici ed arbusti.
E’ fatto divieto conferire nelle compostiere paletti di legno (sani o rotti), pezzi di rete, legacci di plastica, etc.
Allo scopo di evitare che materiali di plastica finiscano nelle compostiere, innescando così un circuito perverso che porta la plastica ad entrare nel nostro ciclo biologico, sono vietate le reti di plastica di qualsiasi tipo e qualità, filo sintetico, filo metallico rivestito di plastica, e così via. Sono consentiti esclusivamente reti e legacci derivati da fibre naturali, quali canapa, cotone, lino, rafia naturale, etc.
Eventuali compostiere per uso private sono consentite se sistemate nel proprio orto e gestite con le stesse regole e criteri di quelle comuni.
- Punto 4 Attrezzi dell’Associazione
Presso ogni area di compostaggio sono a disposizione dei soci attrezzature quali carriole, pale e forconi, utili per il trasporto di cose quali piantine in vasi, terriccio, raccolta di prodotti ortivi, etc. Inoltre, questi attrezzi sono indispensabili per il carico e trasporto di erbe e sfalci da conferire nelle compostiere e per il successivo prelievo del compost. Dopo ogni utilizzo, è obbligatorio riportare tali attrezzature nei posti assegnati presso le compostiere.
- Punto 5 Aree comuni
Sono quelle aree dove ci sono i tavoli, le sedie, le amache, la postazione per accendere il fuoco e fare grigliate. Vengono utilizzate per fare le assemblee dei soci, eventi, riunioni conviviali, dove si può trascorrere il proprio tempo libero, fare yoga, leggere, chiacchierare, discutere, fare colazione, bere un caffè, tra una raccolta di pomodori ed un’innaffiata al basilico.
Tutti gli eventi sono a rifiuti zero. Pertanto sono vietati i piatti, i bicchieri e le posate di plastica “usa & getta”. È consentito ai soci, con familiari ed amici, di utilizzare tali aree comuni, previa comunicazione al Presidente ed attenendosi al regolamento e ad altre eventuali limitazioni. Sono aree comuni anche tutti gli spazi di accesso e tra gli orti. Sia negli orti che nelle aree comuni non ci sono cestini per i rifiuti. Pertanto, con la consapevolezza di trovarsi in un’area naturale, i rifiuti vanno portati via dai soci. Attenzione particolare deve essere posta per evitare l’abbandono a volte involontario dei mini rifiuti quali mozziconi di sigarette, scontrini, fazzoletti di carta, tappi di bottiglia, linguette di lattine di alluminio, etc.
- Punto 6 Compost-toilet
Dentro il capanno più grande confinante con gli orti n. 32 e 33 è stata costruita una compost-toilet, disponibile per i Soci. Essa è sostanzialmente un servizio igienico costruito secondo antiche usanze virtuose contadine. I rifiuti umani vengono raccolti e trasformati in materiale fertilizzante mediante un processo aerobico (in presenza di ossigeno) che poi viene raccolto in una camera sottostante, con fondo impermeabilizzato e portato in compostiera.
- Punto 7 Spogliatoio
Presso ogni capanno, dove ci sono le postazioni per riparo di attrezzi, è ubicato anche uno spogliatoio, un piccolo locale chiudibile dall’interno, a disposizione dei Soci per eventuali cambi d’abiti. Per mantenere il decoro necessario alla funzione del posto, è vietato utilizzare il locale come deposito.
- Punto 8 Raccolta di polistirolo e plastica
Nel periodo di Primavera ed Autunno ci sono le rotazioni delle piante ortive. Per l’estate si mettono a dimora melanzane, pomodori, insalate, peperoni, basilico e tanto altro. Invece per l’inverno si mettono a dimora fave, piselli, verze, finocchi, broccoli ed altro. Da tenere presente che in presenza di cambiamenti climatici si assiste di conseguenza anche ad una variazione importante del ciclo di vita di molte varietà ortive. Le piantine, di solito, vengono vendute in confezioni di polistirolo o in vasetti di plastica. Da qualche tempo anche in vasetti di materiale biodegradabile. Il polistirolo è un prodotto chimico derivato dal petrolio. In fase di taglio, rottura, o invecchiamento tende a sbriciolarsi in tanti pezzettini con pericolosi processi di inquinamento; stesso processo avviene con l’invecchiamento dei vasetti di plastica come già detto in precedenza al punto 3. I rimedi possibili sono: comprare i semi e fare semenzai in cassette non di plastica o comprare le piantine in vasetti biodegradabili. L’associazione consapevole che i rimedi indicati attualmente sono laboriosi o costosi e fiduciosa di una maggiore e generale presa di coscienza ecologica, si è resa disponibile ad una raccolta periodica di polistirolo e plastica. Pertanto, tutti i vasetti di plastica ed il polistirolo non vanno conservati nei capanni ma tenuti ben imbustati negli orti; sarà cura dell’Associazione di provvedere, previo avviso, alla raccolta periodica e relativo conferimento.
- Punto 9 Assistenza
Per ogni esigenza in ordine a problematiche e conoscenze per la gestione dell’orto, il socio può rivolgersi a:
- Marina Ferrara (Socio e Membro del consiglio Direttivo), email marina.ferrara@piuortiincittà.it, telefono 3201188390, per quanto riguarda: da dove e come iniziare a mettere mano all’Orto, dove comprare gli attrezzi, come suddividere l’Orto, come arare, dove comprare semi e piantine, come seminare e mettere a dimore le piantine, come innaffiare e tanto ancora, come il beneficio della presenza di fiori nell’Orto, la conoscenza della funzione dei lombrichi, la concimazione naturale, la conoscenza di farfalle ed insetti utili all’agricoltura, le erbe aromatiche, gli insetticidi naturali, l’orto sinergico e tanto ancora.
- Franco Nappo (Socio e Membro del Consiglio Direttivo), email francesco.nappo@piuortiincittà.it, Telefono 3476722490, per tutto quanto riguarda gli impianti generali dell’acqua e corrente elettrica; dal prelevamento dell’acqua dal pozzo mediante pompe elettrica fino ai serbatoi e da questi attraverso una rete di tubi fino ai rubinetti negli Orti. E ancora, come fare e come gestire un impianto di innaffiamento automatico nell’Orto, dove comprare i materiali, come intervenire in caso di guasti.
È facoltà dell’Associazione ampliare o modificare i servizi forniti.
Art. 8
Per l’accesso agli Orti dalla strada pubblica di Via Caportano n. 33 viene consegnato al Socio n. 1 chiave metallica per accesso dal cancello pedonale e n. 1 chiave elettronica contrassegnata col N. ____ per accesso dal cancello carrabile.
Queste chiavi sono e restano di proprietà dell’Associazione, vengono cedute per uso personale del Socio e non sono cedibili a terzi. In caso di furto o smarrimento avvisare via e-mail l’Associazione per l’annullamento del codice della chiave elettronica. Il costo delle chiavi è rimborsabile in caso di dimissioni, alla riconsegna delle chiavi.
Per la sosta delle auto e delle moto dei soci l’Associazione consente gratuitamente di sostare in una apposita area indicata dall’Associazione al momento della consegna dell’Orto, fino ad esaurimento posti ed esclusivamente per il tempo necessario di permanenza negli Orti. Non sono ammessi veicoli di altre persone/familiari.
Le bici possono essere parcheggiate nelle aree comuni degli orti.
Per ogni altra esigenza di comunicare con l’Associazione, utilizzare i seguenti canali:
e-mail: info@piuortiincitta.it
-Telefono Presidente: 3383352039
Per essere inseriti nel Gruppo Whatsapp “Ortamici”, chiedere l’iscrizione a:
- Andrea Conte (Consigliere) Telefono 3401673176.
Verbale di consegna orto
In data ___/____/_______ il sottoscritto sig.ra/sig. ______________________________________ in qualità di Socia/o dell’Associazione Più Orti in Città dichiara di ricevere in assegnazione l’Orto contrassegnato dal N./Lettera _________ presso la sede di Portici. Dichiara inoltre di ricevere n. 1 chiave metallica per accesso cancello pedonale e n. 1 chiave elettronica contrassegnate dal N./Lettera ________ per accesso cancello carrabile.
Al contempo dichiara di ricevuto una copia del “Regolamento per la partecipazione all’attività di orto urbano presso la sede di via Caportano n. 33 a Portici” e di averne letto, compreso ed espressamente accettato tutti i punti.
Firma del Socio per accettazione
_______________________________________
STATUTO dell’associazione Più ORTI in CIttà
Art. 1
(Sede, durata, disciplina)
1.1 L’Associazione denominata “Più Orti in Città – Ente del Terzo settore APS” ha sede nel Comune di Portici, (d’ora in avanti denominata “Associazione”). Le variazioni di indirizzo all’interno di tale Comune non costituiscono modifica dello statuto. L’Associazione con deliberazione del Consiglio Direttivo, senza la necessità di modificare il presente Statuto, potrà trasferire potrà istituire, in Italia e all’estero, sedi distaccate, sezioni, delegazioni, comitati ed uffici, in relazione alle necessità degli associati, per il raggiungimento degli scopi sociali.
1.2 L’Associazione ha durata indeterminata.
1.3 L’Associazione è disciplinata dal D. Lgs. 3.7.2017 n. 117, dal Codice Civile e relative disposizioni di attuazione, nonché dal presente Statuto.
Art. 2
(Scopo e attività)
2.1 L’Associazione persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, delle seguenti attività di interesse generale:
- e) interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell’attività’, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, nonché’ alla tutela degli animali e prevenzione del randagismo, ai sensi della legge 14 agosto 1991, n. 281;
- i) organizzazione e gestione di attività’ culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività’, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività’ di interesse generale di cui al presente articolo;
2.2 Tali attività di interesse generale sono svolte in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi, avvalendosi in modo prevalente dell’attività’ di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati, ai sensi dell’art. 35 del D. Lgs. 3,7,2017 n. 117.
2.3 L’Associazione può esercitare attività diverse da quelle di interesse generale, attribuendone la definizione alla competenza al Consiglio direttivo. Tali attività diverse sono svolte in via secondaria e strumentale rispetto a quelle di interesse generale, secondo i criteri e i limiti previsti dall’art. 6 del DLgs. 3.7.2017 n. 117 e relativi decreti attuativi.
2.4 Per finanziare le attività istituzionali l’Associazione può esercitare attività di raccolta fondi attraverso la richiesta a terzi di donazioni, lasciti e contributi di natura non corrispettiva e mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione di beni o l’erogazione di servizi di modico valore. Tale attività è svolta secondo i criteri e i limiti previsti dall’art. 7 del D. Lgs. 3.7.2017 n. 117 e relativi decreti attuativi.
2.5 Al fine del perseguimento dei suoi scopi, l’Associazione potrà esercitare attività di promozione orticola in città, alla conoscenza ed uso delle erbe spontanee, al recupero della, all’ autoproduzione di sementi, alla sperimentazione di forme di coltivazioni a basso impatto ambientale, ed in linea generale qualsiasi altra attività utile allo scopo.
Art. 3
(Associati)
3.1 Sono associati i soggetti che hanno partecipato alla stipula dell’Atto costitutivo dell’Associazione e gli altri soggetti, persone fisiche ed enti collettivi, che siano successivamente ammessi a parteciparvi secondo lo Statuto, sul presupposto della condivisione delle finalità e dei principi statutari dell’Associazione.
3.2 L’Associazione favorisce la più ampia partecipazione degli associati, nel rispetto del principio di democraticità della struttura e di non discriminazione tra le parti. I soci sono distinti nelle seguenti categorie:
– Soci Fondatori: tutti coloro che hanno fondato l’Associazione;
– Soci Ordinari: si considerano tali tutti i soci che aderiranno successivamente all’associazione, condividendone le finalità ed impegnandosi a pagare la quota associativa annuale stabilità dal Consiglio Direttivo.
3.3 La qualifica di associato dà diritto di partecipare alle attività promosse dall’associazione, di partecipare e intervenire in Assemblea, di votare in Assemblea decorsi tre mesi dall’iscrizione nel libro degli associati, di consultare i libri dell’Associazione presso la sede, facendone richiesta al Consiglio direttivo, ed estrarne copia.
3.4 Gli associati sono tenuti all’osservanza dell’Atto costitutivo, dello Statuto, delle deliberazioni prese dai suoi organi rappresentativi e della normativa applicabile, ed all’adempimento degli obblighi ivi stabiliti, tra cui il versamento delle quote associative.
3.5 Ogni associato è infatti tenuto, per ciascun esercizio in cui risulta tale qualità, al versamento della quota associativa stabilita nell’importo e nei tempi di versamento dal Consiglio Direttivo.
Art. 4
(Ammissione degli Associati)
4.1 L’ammissione all’Associazione in qualità di associato presuppone la presentazione di una domanda al Consiglio direttivo dell’Associazione, su modulo predisposto dal medesimo organo contenente:
- l’indicazione del nome, cognome, residenza, data e luogo di nascita, codice fiscale nonché i recapiti telefonici e indirizzo di posta elettronica/PEC;
- la dichiarazione di conoscere ed accettare integralmente l’Atto costitutivo, lo Statuto, gli eventuali regolamenti e di attenersi alle deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi.
4.2 Il Consiglio direttivo riceve la domanda e la esamina entro i successivi 60 giorni, secondo criteri non discriminatori, coerenti con le finalità perseguite e le attività di interesse generale svolte.
4.3 La delibera di ammissione è comunicata all’interessato e annotata nel libro degli associati.
4.4 La data dell’iscrizione coincide con quella in cui la domanda è accolta.
4.5 Qualora la domanda di ammissione non sia accolta, il Consiglio Direttivo motiva le ragioni del rigetto e ne dà comunicazione all’interessato. Chi ha proposto la domanda può, entro 60 giorni dalla comunicazione della deliberazione di rigetto, chiedere che sull’istanza si pronunci l’Assemblea, che delibera sulle domande non accolte nella prima convocazione successiva.
Art. 5
(Recesso ed esclusione dell’associato)
5.1 La qualità di associato è a tempo indeterminato, ma la stessa può venire meno in qualsiasi momento per i seguenti motivi:
- recesso dell’associato da comunicarsi al Consiglio direttivo dell’Associazione con lettera raccomandata o posta elettronica certificata; il recesso ha effetto immediato, ma non libera il recedente dal versamento delle quote associative per l’anno in corso;
- esclusione dell’associato deliberata dal Consiglio direttivo per gravi inadempienze degli obblighi nascenti dalla qualità di associato o per altri gravi motivi; costituisce grave inadempienza l’omesso versamento delle quote associative se, a seguito di sollecito del Consiglio direttivo, non segua l’adempimento entro i successivi 30 giorni; contro la decisione del Consiglio direttivo è sempre ammesso il ricorso all’Assemblea;
- decesso della persona fisica associata o scioglimento dell’ente associato.
5.2 Il venir meno del rapporto associativo non dà diritto alla ripetizione di quanto apportato o versato all’Associazione.
Art. 6
(Organi dell’Associazione)
Sono organi dell’Associazione:
- l’Assemblea degli Associati;
- il Consiglio direttivo;
- il Presidente del Consiglio direttivo.
Sono organi dell’Associazione anche l’Organo di controllo e il Revisore legale dei conti ove la nomina sia facoltativamente deliberata dall’Assemblea degli associati, in assenza di un obbligo in tal senso in base agli artt. 30 e 31 del D. Lgs. 3.7.2017 n. 117.
Art. 7
(Assemblea degli Associati)
7.1 L’Assemblea degli Associati ha le seguenti competenze:
- nomina e revoca i componenti del Consiglio direttivo, dell’Organo di controllo ed il Revisore legale dei conti; i primi componenti del Consiglio direttivo sono nominati nell’Atto costitutivo;
- approva il bilancio di esercizio e il bilancio sociale ove si renda necessario per legge;
- delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove l’azione di responsabilità nei loro confronti;
- delibera sulle modificazioni dell’atto costitutivo o dello statuto;
- approva ogni regolamento predisposto dal Consiglio direttivo, la cui adozione sia ritenuta opportuna per l’organizzazione dell’Associazione;
- si pronuncia sul ricorso proposto contro le delibere del Consiglio direttivo di rigetto alla domanda di iscrizione e di esclusione dell’associato;
- delibera lo scioglimento, la trasformazione, la fusione o la scissione dell’Associazione;
- delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge, dall’Atto costitutivo o dallo Statuto alla sua competenza.
7.2 L’Assemblea deve essere convocata dal Consiglio direttivo almeno una volta l’anno, entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio, per l’approvazione del bilancio di esercizio ed, eventualmente, del bilancio sociale. L’Assemblea è convocata, altresì, ogniqualvolta il Consiglio direttivo ne ravvisi la necessità, oppure quando ne sia fatta richiesta da almeno un decimo degli associati con diritto di voto o dall’Organo di controllo, ove nominato.
7.3 L’Assemblea è convocata mediante avviso recapitato mediante lettera raccomandata o posta elettronica certificata a ciascun associato, all’indirizzo risultante dal libro degli associati, e ai membri dell’Organo di controllo, se nominato. L’avviso deve pervenire almeno 8 giorni prima della data fissata per l’assemblea. L’avviso contiene il luogo, la data e l’ora della prima e della seconda convocazione e l’ordine del giorno.
7.4 L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio direttivo o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Consigliere più anziano di età o, in mancanza, dall’associato scelto dall’assemblea stessa. Il Presidente nomina un Segretario che verbalizza i contenuti dell’Assemblea, fatti salvi i casi in cui il Consiglio direttivo abbia ritenuto necessario o opportuno far svolgere tale compito ad un notaio. Il verbale è trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea.
7.5 Il Presidente verifica la regolare costituzione dell’Assemblea, accerta l’identità e la legittimazione dei partecipanti, regola lo svolgimento dell’adunanza garantendo il più ampio intervento degli associati e prende atto dei risultati delle votazioni.
7.6 Hanno diritto di voto in assemblea tutti gli associati iscritti, da almeno tre mesi, nel libro degli associati. Ogni associato ha un voto, ad eccezione degli associati che siano enti del Terzo settore ai quali è attribuito un voto ogni trenta associati, fino ad un massimo di cinque voti. Ciascun associato può farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato con diritto di voto che non sia titolare di cariche sociali nell’Associazione, mediante delega scritta anche in calce all’avviso di convocazione. Ciascun associato può rappresentare sino ad un massimo di tre associati. Il voto si esercita in modo palese.
7.7 L’Assemblea è validamente costituita, in prima convocazione, con la presenza della metà più uno degli associati con diritto di voto, in proprio o per delega, e delibera a maggioranza di voti; in seconda convocazione, l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera a maggioranza.
7.8 Per deliberare la modifica dello statuto occorre, in prima convocazione, la presenza di almeno tre quarti degli associati ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti, mentre, in seconda convocazione, la presenza della metà più uno degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
7.9 Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati, tanto in prima che in seconda convocazione.
7.10 Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità, i componenti del Consiglio direttivo non possono votare.
7.11 L’Assemblea si svolge, ordinariamente, alla presenza contestuale degli intervenuti nel luogo indicato nell’avviso di convocazione. Il Consiglio direttivo può ritenere opportuno svolgere la riunione non con la presenza fisica dei partecipanti in un medesimo luogo, ma mediante mezzi di telecomunicazione, dei quali deve essere fornita indicazione nell’avviso di convocazione. La modalità prescelta deve consentire al Presidente di verificare la regolare costituzione dell’Assemblea, accertare l’identità e la legittimazione dei partecipanti, regolare lo svolgimento dell’adunanza e prendere atto dei risultati delle votazioni, al Segretario di percepire lo svolgimento dell’assemblea per procedere alla verbalizzazione e agli intervenuti di interagire nella discussione ed esprimere simultaneamente il voto. In tal caso, l’Assemblea si considera tenuta nel luogo ove è presente il soggetto verbalizzante.
Art. 8
(Consiglio direttivo)
8.1 Il Consiglio direttivo è l’organo di amministrazione dell’Associazione che opera secondo gli indirizzi definiti dall’Assemblea alla quale risponde direttamente. Il Consiglio:
- compie gli atti di amministrazione ordinaria e straordinaria in nome e per conto dell’Associazione;
- convoca l’Assemblea degli associati e ne esegue le deliberazioni;
- delibera in ordine all’ammissione e all’esclusione degli associati;
- predispone il bilancio di esercizio e l’eventuale bilancio sociale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
- determina le quote associative;
- predispone i regolamenti interni che si rendano necessari per il miglior svolgimento della vita associativa e li sottopone all’approvazione dell’Assemblea;
- svolge ogni altro compito che non sia attribuito dallo Statuto o dalla normativa applicabile ad altro organo.
8.2 Il Consiglio direttivo può delegare singoli componenti al compimento di determinati atti.
8.3 Il Consiglio direttivo è formato da un numero di componenti compreso tra 3 e 5, specificamente fissato nell’atto di nomina. La maggioranza dei componenti sono scelti tra le persone fisiche associate ovvero indicate dagli enti associati.
8.4 Il Consiglio direttivo nomina al suo interno un Presidente, un Vicepresidente e un Tesoriere.
8.5 Per l’incarico di componente del Consiglio direttivo, anche quale Presidente, non è riconosciuto alcun compenso, salvo il rimborso delle spese sostenute e analiticamente documentate.
8.6 I componenti del Consiglio direttivo durano in carica 3 esercizi e scadono in coincidenza con l’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio di durata della carica. I componenti del consiglio direttivo sono rieleggibili per un massimo di 3 mandati.
8.7 La carica di componente del Consiglio direttivo viene meno per revoca per giusta causa deliberata dall’Assemblea, dimissioni, decesso, sopravvenuta incapacità o incompatibilità. È considerato dimissionario il Consigliere che non partecipi a 5 riunioni consecutive del Consiglio, in assenza di giustificato motivo.
8.8 Qualora uno o più consiglieri cessino dalla carica nel corso del mandato, i restanti provvedono a sostituirli, purché la maggioranza sia sempre costituita da consiglieri nominati dall’Assemblea. I consiglieri così nominati durano in carica fino all’Assemblea più prossima nel cui ordine del giorno deve essere indicata la nomina del consigliere cessato.
8.9 Il Consiglio direttivo è convocato dal Presidente quando questi lo ritenga necessario, oppure quando ne sia fatta richiesta da 2 consiglieri o dall’Organo di controllo, ove nominato. Alle riunioni del Consiglio direttivo hanno diritto di intervenire, senza esprimere voto, i membri dell’Organo di controllo, ove nominato. L’avviso di convocazione è trasmesso mediante lettera raccomandata o posta elettronica, con indicazione di luogo, giorno e ora della riunione e le materie da esaminare, a tutti i componenti del Consiglio e ai membri dell’Organo di controllo, ove nominato. L’avviso deve pervenire almeno 2 giorni prima della riunione, ridotti a 1 in casi di urgenza. Il Consiglio direttivo è validamente costituito, anche in assenza di formale convocazione, quando siano presenti tutti i componenti, purché l’Organo di controllo sia stato informato e non vi si opponga.
8.10 Il Consiglio direttivo è presieduto dal Presidente o, in sua assenza o impedimento, dal VicePresidente o, in mancanza, dal consigliere più anziano di età. Il Consiglio è validamente costituito quando sono presenti almeno la metà dei consiglieri e delibera a maggioranza; in caso di parità, prevale il voto di chi presiede la riunione. Il Consigliere interessato informa il Consiglio di situazioni di conflitto di interesse e, rispetto alla decisione oggetto del conflitto, si astiene dall’esercizio del diritto di voto.
8.11 Il Consiglio direttivo si svolge, ordinariamente, alla presenza contestuale dei componenti nel luogo indicato nell’avviso di convocazione. È, in ogni caso, possibile svolgere la riunione non con la presenza fisica dei partecipanti in un medesimo luogo, ma mediante mezzi di telecomunicazione, dei quali deve essere fornita indicazione nell’avviso di convocazione. La modalità prescelta deve consentire al Presidente di verificare l’identità dei partecipanti e di regolare lo svolgimento della riunione, di percepire lo svolgimento dell’assemblea al fine della verbalizzazione e ai partecipanti di interagire ed esprimere il voto. In tal caso, la riunione si considera tenuta nel luogo ove è presente il soggetto verbalizzante.
8.12 Il verbale della riunione è trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio direttivo.
Art. 9
(Presidente del Consiglio direttivo)
9.1 Il Presidente del Consiglio direttivo rappresenta l’Associazione nei confronti dei terzi ed in giudizio.
9.2 Il Presidente è eletto all’interno del Consiglio direttivo che presiede, ne coordina l’operato, convoca le relative riunioni e cura l’esecuzione delle decisioni assunte.
9.3 In caso di temporanea impossibilità, le sue funzioni sono esercitate dal Vicepresidente o, in mancanza, dal consigliere più anziano.
Art. 10
(Organo di controllo)
10.1 L’Organo di controllo è nominato facoltativamente dall’Assemblea degli Associati, ove non si renda obbligatorio per legge ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. 3.7.2017 n. 117.
10.2 L’organo può essere monocratico o collegiale, secondo quanto stabilito dall’Assemblea in sede di nomina. In caso di composizione collegiale, dell’organo fanno parte tre membri, scelti tra non associati. I componenti del Consiglio direttivo non possono contestualmente far parte anche dell’Organo di controllo.
10.3 L’Organo di controllo dura in carica tre esercizi e scade in coincidenza con l’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio di durata della carica. I componenti dell’Organo di controllo sono rieleggibili per un massimo di 3 mandati.
10.4 L’Organo di controllo:
- vigila sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, anche con riferimento alle disposizioni del D. Lgs. 231/2001, qualora applicabili, nonché sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo concreto funzionamento;
- può esercitare, al superamento dei limiti di cui all’art. 31 co. 1, la revisione legale dei conti;
- esercita compiti di monitoraggio dell’osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, avuto particolare riguardo alle disposizioni di cui agli artt. 5 (attività di interesse generale), 6 (attività diverse), 7 (raccolta fondi) e 8 (assenza dello scopo di lucro e divieto di distribuzione degli utili) del DLgs. 117/2017, ed attesta che il bilancio sociale, ove necessario, sia stato redatto in conformità alle Linee Guida di cui all’art. 14 del D. Lgs. 117/2017.
10.5 I componenti dell’organo di controllo possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo e, a tal fine, possono chiedere agli amministratori notizie sull’andamento delle operazioni sociali o su determinati affari. I componenti dell’Organo di controllo partecipano, senza diritto di voto, alle adunanze dell’Assemblea e alle riunioni del Consiglio direttivo.
Art. 11
(Revisione legale dei conti)
11.1 Il revisore legale dei conti è nominato facoltativamente dall’Assemblea degli associati, ove non si renda obbligatorio per legge ai sensi dell’art. 31 del D. Lgs. 3.7.2017 n. 117.
11.2 Se la revisione legale dei conti è affidata dall’Assemblea all’Organo di controllo, i componenti di tale organo sono scelti tra i revisori legali iscritti nell’apposito registro.
Art. 12
(Patrimonio)
12.1 Il patrimonio dell’Associazione è costituito dalle quote associative e dagli ulteriori e diversi apporti di beni mobili e immobili degli associati, dai redditi derivati dal patrimonio dell’Associazione, dai redditi derivanti dallo svolgimento delle attività diverse da quelle di interesse generale, dai proventi dell’attività di raccolta fondi, da elargizioni e contributi ricevuti da soggetti diversi dagli associati, da eredità, lasciti, da avanzi di gestione comunque denominati.
12.2 Il patrimonio dell’Associazione, comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi ed altre entrate comunque denominate, è utilizzato per lo svolgimento delle attività statutarie ai fini dell’esclusivo perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
12.3 È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili, avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate agli associati, a lavoratori, e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.
Art. 13
(Bilancio d’esercizio e bilancio sociale)
14.1 L’esercizio dell’Associazione ha durata annuale, con inizio il primo gennaio e termine il trentuno dicembre di ogni anno.
14.2 Per ogni esercizio il Consiglio direttivo predispone un bilancio e lo sottopone all’Assemblea per l’approvazione entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio. Il bilancio d’esercizio è redatto e depositato secondo la normativa applicabile.
14.3 Ove ricorrano i presupposti dell’art. 14 del D. Lgs. 3.7.2017 n. 117, il Consiglio direttivo predispone per ogni esercizio anche il bilancio sociale, redatto, depositato e pubblicato secondo la normativa applicabile.
Art. 14
(Scioglimento e devoluzione del patrimonio)
In caso di estinzione o scioglimento dell’Associazione, il patrimonio è devoluto ad altri enti del Terzo settore, secondo quanto deliberato dal Consiglio direttivo, previo parere positivo dell’ufficio competente del Registro unico nazionale del Terzo settore e salva diversa destinazione di legge.
Complimenti a tutti quanti hanno contribuito a questo prodigio.
Lunga vita agli orti ed ai suoi ideatori.
Sono lontana ma visiterò sempre il sito x rendermi conto quanto può essere bello e soddisfacente far parte della natura che avete saputo migliorare ed esaltare.
Complimenti per il sito, le iniziative e la bellezza degli orti, curati e ricchi di colori.
Quando ci vediamo vi farò vedere il mio di orto!!!
A presto
che meraviglia ,,,vien proprio voglia di fare una scappata in quel di Napoli!
CHE BELLO!!!!
Verremo certamente a trovarvi
AUGURI A TUTTI!!!!
W gli orti!
Bellissimo! Seguirò i futuri avvenimenti anche se da lontano.
Bellissimo posto! …molto consigliato! :-))) Accorete numerosi!!! Antonio
Complimenti! Un’idea meravigliosa!
Fiori, piante e animali felici!
Mi auguro che possa diffondersi sempre di più, e non solo a Portici!
Anna
E’ una delle più belle iniziative che abbia visto, spero possa essere d’esempio a tanti….peccato che personalmente non possa mettere le mani in “orto”…per ora…